L’Evento “La Biblioteca del Convento” è un primo momento di presentazione, destinato ai ragazzi della scuola, ai cittadini di Ripalimosani e a tutti coloro che apprezzano le narrazioni dei luoghi e delle memorie condivise, di come attraverso le tecnologie digitali è possibile accompagnare una visita al territorio, raccontare i luoghi, rappresentare, preservare e valorizzare le tradizioni e le espressioni orali, i dialetti, le consuetudini, gli eventi, i rituali, le ricette, le leggende, i canti, le sapienze contadine, …, le memorie e le storie comuni.
La Biblioteca del Convento
Convento San Pietro Celestino – Ripalimosani (CB)
Lunedì 29 gennaio 2018
ore 10:00 – 12:30
Convento di Ripalimosani: Luogo della Memoria e delle Storie Comuni
Le tecnologie digitali per la valorizzazione del patrimonio culturale del territorio
Programma
- 10:00 Saluti di Benvenuto
- Michele Di Bartolomeo – Sindaco di Ripalimosani
- Marina Crema – Dirigente Scolastico Istituto Comprensivo Alighieri
- 10:15 Presentazione dell’Iniziativa – Il Convento luogo della Memoria e delle Storie comuni
- Giuseppe Di Fabio – Associazione Man Hu
- 10:30 La Rete DiCultHer – Le tecnologie digitali per la valorizzazione del Patrimonio Culturale
- Giovanni Piscolla – Rete DiCultHer
- 10:45 Le prime opere digitali – “Audioguide di Ripalimosani”
- Michele Moffa – Consigliere Comune di Ripalimosani
- 11:00 Le prime opere digitali – “Museo Virtuale degli Antichi Mestieri a Ripalimosani”
- Anna Marinelli – Presidente Associazione Man Hu
- 11:15 Le prossime opere digitali – “Mappa di Comunità – I percorsi dei Bambini”
- 11:30 Le prossime opere digitali – Discussione e proposte
- 11:45 Tutorial “Come si realizza un’Audioguida”
- Team della Biblioteca del Convento
- 12:30 Fine lavori
Convento di Ripalimosani: Luogo della Memoria e delle Storie Comuni
Le tecnologie digitali per la valorizzazione del patrimonio culturale del territorio
Il Convento dei Celestini di Ripalimosani, oltre che luogo degli eventi, vuole caratterizzarsi come un luogo:
- in cui è possibile ricondurre gran parte delle reminiscenze di una comunità raccogliendo, recuperando e valorizzando il patrimonio culturale del territorio: “Convento – luogo della memoria”
- che ha svolto il ruolo di catalizzatore di tante storie di vita quotidiana che prima o poi si sono fuse in un tutt’uno con la storia dello stesso: “Convento – luogo delle storie comuni”
Queste due ulteriori connotazioni si avvalgono oggi di nuove e interessanti possibilità di rappresentazione del Patrimonio Culturale, offerte dalle tecnologie digitali, che permettono infatti al contempo:
- una più agevole fruizione del Patrimonio Culturale, tangibile e intangibile;
- la possibilità di conservazione nel tempo del Patrimonio Culturale intangibile, composto da una molteplicità di “prassi, rappresentazioni, espressioni, conoscenze, competenze …. (Convenzione UNESCO per la salvaguardia del patrimonio immateriale – Parigi 2003)”.
Mediante le tecnologie digitali è infatti possibile accompagnare e rendere più interessante una visita al territorio, raccontare i luoghi e gli avvenimenti che vi sono avvenuti, rappresentare, preservare e valorizzare le tradizioni e le espressioni orali, i dialetti, le consuetudini, gli eventi, i rituali, le ricette, le leggende, i canti, le sapienze contadine, …, le memorie e le storie comuni.
E’ inoltre possibile restituire tutto ciò in modo “tempestivo e opportuno” quando il visitatore si trova a contatto con la terra che esprime questo patrimonio. Attraverso uno smartphone, dotazione ormai standard per quasi tutti i visitatori, si può agevolmente fruire di audioguide, descrizioni multimediali del territorio, videoracconti in Realtà Aumentata (AR).
Nel 2018, anno europeo del Patrimonio Culturale, la “Biblioteca del Convento” vuole essere uno dei luoghi dove si produce questo nuovo modo di tramandare e diffondere cultura, dove si attiva un processo creativo e che digitalizza e rende fruibile “hic et nunc” parti selezionate e immediatamente disponibili dell’immensa conoscenza contenuta nei tantissimi libri, impilati negli scaffali e in genere poco accessibili e poco acceduti, nelle tradizioni orali patrimonio di persone anziane, nei canti, nelle filastrocche, nelle ricette antiche.
Un luogo dove simbolicamente si attua un processo creativo che tramanda e diffonde cultura attraverso il digitale.
A tal proposito è interessante valutare un possibile parallelo con il lavoro degli Amanuensi, che operavano nelle Abbazie medievali per trascrivere i classici e consegnarli quindi alle generazioni contemporanee e future. Nella “Biblioteca del Convento” si vuole trasferire e tramandare la conoscenza e la cultura del territorio attraverso le tecnologie digitali e può essere suggestivo definire Amanuensi Digitali coloro che svolgono questa attività, e la svolgono in un Convento.
L’evento del 29 gennaio si colloca nell’abito del Convegno a Rete, organizzato per l’Anno Europeo del Patrimonio Culturale dalla Rete DiCultHer (Digital Cultural Heritage, Arts & Humanities School), www. diculther.it, una rete di circa settanta istituzioni pubbliche e private in Italia (tra cui oltre 30 Università) tra i cui obiettivi che sin dalla nascita ne hanno sotteso la programmazione e le azioni nel nostro Paese, c’è il “garantire contesto e sviluppi attuativi al ‘diritto di ogni cittadino ad essere educato alla conoscenza e all’uso responsabile del digitale per la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio culturale e dei luoghi della cultura’.
Questa iniziativa è inoltre strettamente interconnessa con le attività relative alla Mappa di Comunità di Ripalimosani, alla cui redazione hanno partecipato, con il supporto dei docenti del locale Istituto Comprensivo Alighieri, gruppi di bambini che hanno raccolto dati ed informazioni avendo a riferimento tre ipotesi di lavoro: segnalare i luoghi di gioco; indicare i luoghi che, nel racconto dei nonni e/o dei genitori, sono importanti per ragioni di tipo sociale, religioso, culturale, economico, civico; tracciare su una scheda il percorso che maggiormente interessa la quotidianità con l’indicazione di elementi di rilievo che su tale percorso insistono, quali la scuola, la chiesa, la farmacia, il bar, ecc.
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