Per affrontare l’efficientamento dei contesti digitali, la cooperazione tra amministrazioni pubbliche e associazioni, per lavorare insieme alla costruzione di competenze trasversali e alla co-progettazione di occasioni formative rispondenti alle nuove istanze professionali, sociali e culturali, si intende dar vita ad una Consulta nazionale delle organizzazioni culturali impegnate nella promozione della Cultura Digitale, quale occasione rilevante, significativa e coerente con l’impostazione di lavoro e nella diversità delle organizzazioni in campo. In un quadro di governance condivisa, capace di generare valore aggiunto per accompagnare la trasformazione verso una cooperazione intersettoriale, la Consulta avrà il compito di individuare e ampliare nuovi spazi operativi di collaborazione, creare nuove reti e approcci condivisi e, soprattutto, contribuire a disegnare la funzione educativa in chiave di una maggiore sistematicità, con l’adozione di tematiche e narrative comuni.

Premesso:

  • che Il digitale sta assumendo sempre di più valenza metodologica, strutturale e di contesto, all’interno della quale avviare una nuova ermeneutica della Cultura e la sua introduzione ha favorito e sta favorendo l’emergere di occasioni strategiche di riorganizzazione dei saperi, di apertura alle entità e ai contenuti, di accesso alle forme stesse del contemporaneo, nonché una opportunità per restituire ai nostri giovani la piena consapevolezza del loro ruolo nella modernità, essenziale nel raggiungere obiettivi di crescita sociale, culturale, economica.
  • che la Cultura digitale rappresenta oggi una priorità per sostenere un uso profondo e innovativo della “cultura” come capacità di assumere e integrare punti di vista differenti sulla realtà, per produrre un pensiero critico e un impegno responsabile e adeguato a rispondere alle sfide della modernità che dobbiamo saper affrontare anche in relazione del nuovo Bauhaus Europeo che mostra la direzione per la transizione sostenibile dell’Europa.
  • che la Cultura digitale è al centro della Nuova Agenda Europea della Cultura che per la prima volta assegna alla cultura un ruolo chiave nell’affrontare sfide sociali come la promozione della salute e del benessere, la coesione sociale e la promozione della diversità, l’innovazione socialmente sostenibile e l’educazione inclusiva.
  • che la Cultura e digitale rappresenta sempre di più una valenza strategica e di riferimento non solo nei programmi europei come Horizon Europe ma anche nelle politiche industriali europee e delle industrie culturali e creative: la cultura, il digitale non più solo uno “racconto”, ma tra gli ecosistemi innovativi più strategici per il futuro dell’Europa e presupposto irrinunciabile per provvedere all’integrazione fra saperi umanistici tradizionali e conoscenze di metodi e tecniche computazionali nella strutturazione ed elaborazione di modelli formativi e educativi che puntino a creare conoscenze e competenze consapevoli trasversali, abilitate a partecipare attivamente ai processi di innovazione digitale e a generare quel digital knowledge design system necessario a un sistema educativo sostenibile, attraverso un processo che pone al centro la ‘creatività’ dei giovani per “garantire a tutte le studentesse e a tutti gli studenti le competenze chiave per affrontare i cambiamenti e le sfide del loro presente, per proiettarsi al meglio nel futuro, per diventare cittadine e cittadini attivi e consapevoli, capaci di condividere valori comuni e di confrontarsi positivamente con l’altro”.

Art. 1.

È costituita la CONSULTA PER LA PROMOZIONE DELLA CULTURA DIGITALE (CCD), con lo scopo di individuare e ampliare nuovi spazi operativi di collaborazione, creare nuove reti e approcci condivisi e, soprattutto, contribuire a disegnare la funzione educativa in chiave di una maggiore sistematicità, con l’adozione di tematiche e narrative comuni.

La Consulta si propone di contribuire alla promozione e al sostegno di una cultura digitale come una delle fonti di conoscenza e di competenze necessarie per i cittadini del presente e del futuro attraverso un confronto e armonizzazione di obiettivi e strategie tra i membri della Consulta medesima.

Art. 2.

La Consulta è costituita dai Presidenti, o loro delegati, delle Organizzazioni Culturali nazionali attivamente impegnate nel campo della diffusione della Cultura Digitale nel Paese. In prima istanza la Consulta è costituita da; #DiCultHer, #DiCultHer-Faro Molise, #DiCultHer-Faro Sicilia, #Polo DiCultHer Sicilia, Cultura Italiae, #Associazione diGenova, Movimento Europeo-Italia, Fondazione Italia Patria della Bellezza, #Stati Generali delle Donne, #Media 2000-Osservatorio TuttiMedia, #LutinX.

Art. 3.

La Consulta, di regola si riunisce almeno una volta ogni mesi, nominando il Presidente della riunione che dura in carica fino alla nuova riunione della Consulta stessa, adottando il modello della turnazione della presidenza fra i membri della stessa Consulta.