Un grande progetto finanziato dalla Commissione Europea nel contesto del Programma Erasmus+ a coordinamento italiano per la formazione delle nuove competenze digitali per i bibliotecari del futuro in Europa.
Il progetto, conseguente le intese assunte nell’ambito dell’Accordo Quadro tra l’Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle biblioteche italiane (ICCU) del MiBAC e il network DiCultHer è il frutto dei lavori del Comitato scientifico composto da ricercatori dell’ICCU e dai referenti dei Poli DiCultHer Umbria, Molise e Puglia. (https://agcult.it/a/3300/2018-05-14/digitalizzazione-del-patrimonio-culturale-si-insedia-il-comitato-scientifico-iccu-diculther)
Una strategica alleanza quella tra l’ICCU, che promuove e coordina sul piano nazionale ed europeo l’elaborazione di standard e linee guida relativi alla digitalizzazione del patrimonio culturale nelle fasi di archiviazione, gestione, conservazione e accesso alle risorse digitali e la Scuola DiCultHer nata per contribuire alla creazione delle competenze necessarie per consolidare una cultura omogenea dell’innovazione tecnologica digitale sulle problematiche legate alla conservazione, valorizzazione e promozione del Digital Cultural Heritage, che ha consentito di elaborare e portare a finanziamento nel contesto del Programma Erasmus+, un rilevante progetto, a coordinamento Italiano, per la promozione delle competenze digitali per i bibliotecari del futuro in Europa (BIBLIO – Boosting digital skills and competencies for librarians in Europe).
Il progetto, nato al confronto con analoghe iniziative europee e con l’obiettivo di promuovere la formazione dei professionisti che operano all’interno delle biblioteche europee anche ai fini della promozione di servizi e buone prassi avanzate basate sull’uso consapevole del digitale nel campo della conservazione e valorizzazione del patrimonio culturale delle biblioteche europee, affronterà il divario di competenze nel settore a fronte di una sempre più tangibile trasformazione digitale che sta cambiando il ruolo delle biblioteche stesse e delle funzioni dei professionisti che vi operano.
Il progetto, finanziato dalla Commissione con rilevanti risorse economiche, dovrà facilitare la validazione e il riconoscimento di nuovi percorsi di apprendimento a livello europeo per il personale che opera nelle biblioteche, istituendo tra l’altro un sistema per la valutazione di tali competenze.
In una prima fase si analizzeranno, al confronto con i partener europei, le esigenze e le attuali offerte formative nel settore bibliotecario, al fine di identificare una serie di ruoli professionali emergenti: per ciascuno di essi, verrà progettato un curriculum modulare indirizzato al livello EQF 5, applicando metodologie basate sul raggiungimento dei learning outcomes, con approcci blended, al fine di facilitare l’acquisizione di conoscenze, competenze e abilità al confronto di vari contesti europei di apprendimento.
La formazione si baserà su una serie di OER (Open Educational Resources) digitali sviluppate per supportare l’acquisizione di oltre 40 competenze digitali e trasversali. Saranno prodotti MOOCs rivolti ai professionisti delle biblioteche europee per l’acquisizione delle competenze identificate per i nuovi profili professionali, e un corso di alta formazione specialistica. Nella fase di apprendimento “sul campo” si darà particolare importanza alla trasmissione di competenze intergenerazionale. Saranno applicati strumenti europei (EQF, ECVET ed EQAVET) per facilitare il riconoscimento e la validazione delle qualifiche, con la mappatura ESCO ed e-CF dei nuovi profili.
L’obiettivo di BIBLIO, oltre che avere un significativo impatto sui professionisti delle biblioteche e sulle biblioteche stesse, dovrà consentire anche un significativo impatto in termini organizzativi per offrire servizi innovativi agli utenti. Partenariato italiano: Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” (Coordinatore), Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle biblioteche italiane, European Grants International Academy.
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